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L'arciabbazia di Pannonhalma, in Ungheria L'arciabbazia di Pannonhalma, in Ungheria 

Francesco: la ricerca della pace non sopporta alcun ritardo

In un messaggio per il Simposio ecumenico in corso all'arciabbazia ungherese di Pannonhalma il Papa ricorda San Benedetto e la sua visione della concordia: la guerra danneggia tutti ma l'umanità può superare con l'aiuto di Dio dispute e discordie

Michele Raviart - Città del Vaticano

“Coloro che sono costantemente alla ricerca della pace dovrebbero diventare essi stessi messaggeri di pace con le loro parole e con le loro azioni”. Lo ricorda Papa Francesco, citando San Benedetto, in un messaggio rivolto ai partecipanti al Simposio ecumenico che si sta svolgendo nell’arciabbazia benedettina di Pannonhalma, nell’Ungheria occidentale. Un evento in cui si approfondirà “il tema della pace nei suoi molteplici aspetti”, in un momento in cui “l’umanità globalizzata è ferita e minacciata da una guerra mondiale a pezzi, che, combattuta direttamente in alcune regioni del pianeta, ha però conseguenze che danneggiano la vita di tutti, specialmente dei più poveri” e in cui “la guerra in Ucraina ci ha drammaticamente chiamato ad aprire gli occhi e il cuore verso tante popolazioni che soffrono a causa della guerra”.

Onorare tutti gli uomini

Sebbene la Regola di Benedetto non contenga una trattazione sul tema della pace, sottolinea il Papa, essa “è un’ottima guida per un impegno consapevole e pratico a favore della pace”.  Il suo messaggio infatti, va oltre le mura dei monasteri e mostra “come la convivenza umana, con la grazia di Dio, possa superare i pericoli dovuti a dispute e discordie”. Il patrono d’Europa, inoltre, conosceva “la complessità delle impronte linguistiche, etniche e culturali, che rappresenta allo stesso tempo una ricchezza e un potenziale di conflitto. Eppure, egli ha una visione serena e pacifica, perché è pienamente convinto della pari dignità e del pari valore di tutti gli esseri umani”. Questo valeva soprattutto per gli hospites, gli stranieri, che devono essere accolti secondo il principio di “onorare tutti gli uomini”.

Fare la pace "prima del tramonto"

Ciò significa anche “saper fare il primo passo in certe situazioni difficili”, perché “la discordia non deve trasformarsi in stato permanente”. Stabilire la pace “prima del tramonto”, diceva Benedetto. Questa, ricorda il Papa, “è la misura della prontezza del desiderio di pace”. Anche mettendosi in guardia contro un falso saluto di pace, frettoloso e insincero, “ma la ricerca della pace nella giustizia non sopporta alcun ritardo, va perseguita senza esitazioni”. “La visione di pace di San Benedetto”, sottolinea ancora Francesco, “non è utopistica, ma orienta ad un cammino che l’amicizia di Dio verso gli uomini ha già tracciato e che, tuttavia, dev’essere percorso da ciascuno e dalla comunità passo dopo passo”.

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22 settembre 2023, 12:07