Il Papa: la Chiesa va sempre avanti sulla fede di Pietro
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
La domanda che duemila anni fa il Figlio di Dio fece ai suoi discepoli oggi la sentiamo rivolta “a ciascuno di noiâ€: “Chi dite che io sia?â€. E’ davvero “il centro della nostra vita e il fine di ogni nostro impegno nella Chiesa e nella societàâ€, come proclamò Simone, chiamando Gesù “il Cristo, il Figlio del Dio vivente"? , prima dell’Angelus di questa 21.ma domenica del tempo ordinario, rilegge per i fedeli in Piazza San Pietro e quelli collegati attraverso i media il Vangelo di Matteo proposto dalla liturgia, che “presenta il momento nel quale Pietro professa la sua fede in Gesù quale Messia e Figlio di Dioâ€. E la Chiesa, sottolinea il Papa, "va avanti sempre sulla fede di Pietro", "che Gesù riconosce" e per questo "lo fa capo della Chiesa". (Ascolta il servizio con la voce del Papa)
Le domande di Gesù per far crescere i discepoli
E’ Gesù che provoca la confessione dell’Apostolo, ricorda Francesco, perché “vuole condurre i suoi discepoli a fare il passo decisivo nella loro relazione con Luiâ€. Quello dei Dodici, infatti, “è un cammino di educazione alla loro fedeâ€. La prima domanda non è troppo impegnativa, spiega il Pontefice: “La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?â€. Si parla degli altri, e ci piace "spellare" gli altri, ci piace il pettegolo, ma “è già richiesta la prospettiva della fede e non il pettegolezzoâ€. I discepoli rispondono che “Gesù di Nazaret era considerato un profetaâ€.
"Ma voi, chi dite che io sia?"
Con la seconda domanda, però, “Gesù li tocca sul vivo: ‘Ma voi, chi dite che io sia?’â€, e li chiama a mettersi in gioco, manifestando il motivo per cui seguono il Maestro. Dopo qualche momento di esitazione, Simone con slancio dichiara: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio viventeâ€. Una risposta, commenta Papa Francesco, “piena e luminosaâ€, che “non gli viene dal suo impulso, per quanto generoso" , dalla "sua cultura, quello che ha studiato", ma "è frutto della grazia del Padre. "E' una grazia che dobbiamo chiedere" aggiunge a braccio il Papa, dicendo “Padre, dammi la grazia di confessare Gesùâ€.
Simone, la sua fede una “pietra†per costruire la Chiesa
Ma Gesù riconosce che Simone ha risposto con prontezza all’ispirazione della grazia “e quindi aggiunge, in tono solenne: ‘Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa’â€. Gesù, chiosa Papa Francesco, fa capire così a Simone “il senso del nuovo nome che gli ha datoâ€, 'Pietro'â€:
La fede che ha appena manifestato è la “pietra†incrollabile sulla quale il Figlio di Dio vuole costruire la sua Chiesa, cioè la sua Comunità. E la Chiesa va avanti sempre sulla fede di Pietro, su quella fede che Dio riconosce, che Gesù riconosce e lo fa capo della Chiesa.
Cristo è davvero il centro della nostra vita?
E oggi, sottolinea il Papa, “sentiamo rivolta a ciascuno di noi†la domanda di Gesù: “E voi, chi dite che io sia?â€. E ognuno di noi "deve dare una risposta non teorica, ma che coinvolge la fede, cioè la vita, perché la fede è vita! 'Per me tu sei …' e dire la confessione di Gesù"
Una risposta che richiede anche a noi, come ai primi discepoli, l’ascolto interiore della voce del Padre e la consonanza con quello che la Chiesa, raccolta attorno a Pietro, continua a proclamare. Si tratta di capire chi è per noi Cristo: se Lui è il centro della nostra vita e il fine di ogni nostro impegno nella Chiesa e nella società. Chi è Gesù Cristo per me? Chi è Gesù Cristo per te, per te, per te … Una risposta che noi dovremmo dare ogni giorno.
Una carità con gli occhi di Gesù e che vede Gesù
â€œÈ indispensabile e lodevole – chiarisce Francesco – che la pastorale delle nostre comunità sia aperta alle tante povertà ed emergenze. La carità è sempre la via maestra nel cammino di fede, della perfezione della fedeâ€.
Ma è necessario che le opere di solidarietà, di carità che noi facciamo, non distolgano dal contatto con il Signore Gesù. La carità cristiana non è semplice filantropia ma, da una parte, è guardare l’altro con gli occhi stessi di Gesù e, dall’altra, è vedere Gesù nel volto del povero. E questa è la strada vera della carità cristiana, con Gesù al centro, sempre".
Maria, modello di fiducia in Cristo che da’ senso alla vita
Maria, è la preghiera finale del Pontefice, “ci sia guida e modello nel cammino della fede in Cristo, e ci renda consapevoli che la fiducia in Lui dà senso pieno alla nostra carità e a tutta la nostra esistenzaâ€.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui