Viaggio negli Emirati Arabi. Papa: la fede in Dio unisce, non divide
Giada Aquilino - Città del Vaticano
La fede in Dio “unisce e non divide, avvicina pur nella distinzione, allontana dall’ostilità e dall’avversione”. Parte dall’occasione per scrivere “una nuova pagina della storia delle relazioni tra le religioni” il videomessaggio del Papa in occasione del suo imminente negli Emirati Arabi Uniti, da domenica prossima a martedì 5 febbraio.
Rispetto delle diversità
“Siamo fratelli pur essendo differenti”, afferma il Papa augurando subito al popolo del Paese: “Al Salamu Alaikum, la pace sia con voi”. Francesco si dice “felice” di poter visitare gli Emirati Arabi Uniti, una “terra che - sottolinea il Pontefice - cerca di essere un modello di convivenza, di fratellanza umana e di incontro tra diverse civiltà e culture, dove molti trovano un posto sicuro per lavorare e vivere liberamente, nel rispetto delle diversità”.
Vera ricchezza nelle persone
Quello che sta per incontrare è un popolo “che vive il presente con lo sguardo rivolto al futuro”, evidenzia Francesco ricordando come il fondatore degli Emirati Arabi Uniti, lo Sheikh Zayed, dichiarasse che la vera ricchezza “non risiede solo nelle risorse materiali”, bensì negli “uomini”, “nelle persone che costruiscono il futuro della loro nazione”.
Fratellanza umana
Francesco ringrazia lo Sheikh Mohammed bin Zayed bin Sultan Al Nahyan per l’invito a “partecipare all’incontro interreligioso sul tema ‘Fratellanza umana’”, che si terrà lunedì pomeriggio al Founder’s Memorial di Abu Dhabi. Nell’ottica del viaggio, il cui tema è tratto dalla preghiera attribuita a San Francesco d'Assisi: “Signore, fa' di me uno strumento della tua pace”, il Papa si dice inoltre “grato” alle altre autorità degli Emirati Arabi Uniti “per l’ottima collaborazione, la generosa ospitalità e la fraterna accoglienza offerte nobilmente per realizzare” la visita.
Il Grande Imam di Al-Azhar
Ringrazia quindi “l’amico e caro fratello il Grande Imam di Al-Azhar, Dr. Ahmed Al-Tayeb, e quanti hanno collaborato alla preparazione dell’incontro” per il “coraggio” e la “volontà” di affermare capacità della fede in Dio ad unire e non a dividere. Con “gioia”, conclude Francesco, si accinge “ad incontrare e salutare ‘eyal Zayid fi dar Zayid, i figli di Zayid nella casa di Zayid”, una terra “di prosperità e di pace”, “di sole e di armonia”, “di convivenza e di incontro”.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui