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Le battute finali del G20 Le battute finali del G20

Dal G20 l¡¯impegno per l'inclusione sociale, la lotta alla ±è´Ç±¹±ð°ù³Ù¨¤ e ai cambiamenti climatici

A Rio de Janeiro battute finali del summit dei leader mondiali con l¡¯obiettivo di ¡°non lasciare nessuno indietro¡±. La preoccupazione per la sofferenza dei civili e per la situazione umanitaria in Ucraina, Libano e a Gaza

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Inclusione sociale, lotta alla fame e alla povertà (che trarrà ulteriore vigore dal lancio dell¡¯Alleanza globale), sostegno alla tassazione progressiva dei miliardari, misure per una transizione energetica «giusta, pulita e sostenibile», riforma della governance globale, rapidità nell¡¯azione contro i cambiamenti climatici in vista della Cop30 che si svolgerà nel 2025 proprio in Brasile, a Belém do Pará: sono i principali impegni della Dichiarazione finale del G20 a Rio de Janeiro sottoscritta ieri dai capi di Stato e di governo presenti. Il documento, che ha raggiunto un consenso unanime, rafforza il ruolo dei paesi membri nell¡¯affrontare le sfide globali e nel promuovere una crescita forte, sostenibile e inclusiva. L¡¯obiettivo è «la costruzione di un mondo giusto e un pianeta sostenibile che non lasci indietro nessuno».

Per la prima volta nella storia, il G20 ha garantito la mobilitazione di risorse per i servizi igienico-sanitari di base e l¡¯accesso all¡¯acqua potabile e ha ribadito tra le priorità il contrasto del razzismo nell¡¯ambito della lotta alle disuguaglianze. Sottolineata l¡¯urgenza di una collaborazione globale contro il cambiamento climatico, riaffermando gli impegni firmati nell¡¯Accordo di Parigi e gli obiettivi di neutralità carbonica; legati all¡¯azione per il clima sono l¡¯aumento dei finanziamenti ¡°verdi¡± pubblici e privati, specialmente per i paesi in via di sviluppo, e la modernizzazione dell¡¯architettura finanziaria internazionale. Al sostegno ai negoziati della Cop29 in corso a Baku, in Azerbaigian, si aggiunge il rilancio del Nuovo obiettivo quantitativo globale. Tra gli argomenti affrontati il rafforzamento delle Nazioni Unite, la promozione di un sistema commerciale multilaterale inclusivo e lo sviluppo etico dell¡¯intelligenza artificiale.

Trovano spazio nella dichiarazione espressioni di «profonda preoccupazione per la catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e l¡¯escalation in Libano», con l¡¯urgente necessità di «rafforzare la protezione dei civili» e di un cessate-il-fuoco totale, in rispetto della delibera dell¡¯Onu; si afferma «il diritto palestinese all¡¯autodeterminazione» e «l¡¯incrollabile impegno per la visione della soluzione dei due Stati». In relazione poi al conflitto in Ucraina, si evidenziano «la sofferenza umana e gli ulteriori impatti negativi della guerra», dando il benvenuto a tutte le iniziative costruttive che «sostengano una pace globale, giusta e duratura».

All¡¯apertura del vertice il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha lanciato ufficialmente l¡¯Alleanza globale contro la fame e la povertà, alla quale già aderiscono 81 paesi, 26 organizzazioni internazionali, 9 istituzioni finanziarie e 31 tra fondazioni filantropiche e organizzazioni non governative. Lula ha citato dati dell¡¯Organizzazione delle Nazioni Unite per l¡¯alimentazione e l¡¯agricoltura, secondo cui nel 2024 saranno 733 milioni le persone malnutrite, osservando che «la fame e la povertà non sono il risultato della scarsità di cibo o di fenomeni naturali ma il prodotto di decisioni politiche che perpetuano l¡¯esclusione di gran parte dell¡¯umanità. Spetta a coloro che sono qui il compito urgente di porre fine a questa piaga che disonora la società».

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19 novembre 2024, 15:35