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Gianpietro Briola presidente Avis ai nostri microfoni Gianpietro Briola presidente Avis ai nostri microfoni

Donare il sangue: un gesto che può salvare la vita a molti

Oggi si celebra la Giornata mondiale dei donatori di sangue. Tema della ricorrenza: “Un’azione per salvare vite, trasmettere messaggi di speranza”, proprio per sottolineare il valore della donazione di sangue, come un gesto piccolo dal risultato grande. E oggi vuole essere anche un’occasione per ringraziare tutti i volontari e divulgare l’importanza preziosa del loro impegno

Lavinia Sdoga - Città del Vaticano

“Non solo la vita che vivo, ma anche quella che dono”. Queste le parole con cui l’Avis – Associazione Volontari Italiani del Sangue – intende sensibilizzare la comunità e incoraggiarla a donare. “Un gesto per salvare vite”, lo definisce Gianpietro Briola, presidente di Avis, che racconta a Radio Vaticana - Pope l’importanza e il valore prezioso di questo gesto.  

L’importanza della donazione

“Con questa giornata vogliamo ringraziare tutti i volontari e incoraggiare l’intera comunità a unirsi alla donazione”. Così Gianpietro Briola spiega il senso della Giornata mondiale del donatore di sangue che, istituita dall’Oms nel 2005, vuole porre l’accento su questo gesto d’importanza vitale. Ma la donazione non può essere qualcosa di occasionale: serve costanza e continuità. “È un atto di solidarietà, che regala gioia a chi lo fa e speranza a chi lo riceve – continua Briola –. Chi dona il sangue periodicamente ha anche la possibilità di tenere costantemente sotto controllo le proprie condizioni cliniche. Farlo va quindi a proprio vantaggio: è una sicurezza”.

Ascolta l'intervista a Gianpietro Briola

Donare in sicurezza

“Donare il sangue è assolutamente sicuro – afferma Briola – tutto è fatto con materiale sterile e monouso, che viene buttato subito dopo il prelievo”. Una sicurezza che, ormai da anni, è garantita anche ai pazienti. Infatti, da quando sono stati introdotti i test per l’epatite e per l’HIV, il rischio di contrarre un’infezione post-trasfusionale (come spesso accadeva in passato) è stato scongiurato. “Possiamo certamente affermare che, grazie ai doppi controlli fatti sulle sacche, il prodotto offerto ai pazienti è assolutamente sicuro – dice il presidente di Avis –. Tutti possono stare tranquilli, sia i malati che i donatori”.

L’impegno di Avis

L’Avis, è un ente del terzo settore che opera nell'ambito della donazione di sangue e di emocomponenti. Con quasi un milione e mezzo di associati e oltre 3mila sedi sparse su tutto il territorio nazionale, è la più grande associazione di volontariato del dono, sia in Italia che a livello globale. “Il nostro operato è reso possibile dalla professionalità e generosità dei donatori che, da anni, animano l’essenza di Avis – continua Briola –. Ed è proprio a loro che va dedicata questa giornata”. E infatti, se l’associazione riesce a coprire oltre il 35% della raccolta di sangue totale del nostro Paese, è proprio grazie all’azione dei volontari. “Avis, in piena e assoluta collaborazione con le istituzioni, continua a lavorare a servizio dei cittadini, per concorrere al bene e alla salute dell’intera comunità”, conclude il presidente.

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14 giugno 2024, 15:06