Azione Cattolica: Laudato si', iniziativa di preghiera sulle orme del Beato Frassati
Isabella Piro - Città del Vaticano
Buenos Aires, Roma, Madrid, Manila: quattro città in quattro Paesi diversi, ma tutte unite dalla preghiera per la salvaguardia del Creato. Questa l’iniziativa della FIAC (Forum Internazionale Azione Cattolica) promossa nei giorni scorsi. L’evento, che si è svolto on line secondo i diversi fusi orari delle città, ha offerto un momento di preghiera e riflessione, guidato da monsignor Eduardo Garcia, vescovo di San Justo, assistente nazionale dell’Azione cattolica argentina e assistente del Fiac, in occasione della “Settimana della Laudato Si’”.
Il ricordo del Beato Frassati
Ma non solo: la proposta del Forum internazionale ha voluto ricordare anche il 30.mo anniversario della i, avvenuta il 20 maggio 1990 per volontà di San Giovanni Paolo II. Studente terziario domenicano, membro della Fuci e di Azione Cattolica, il beato Frassati è ancora oggi “un giovane testimone per tanti giovani, tanto che Papa Wojty?a lo indicò come ‘giovane delle Beatitudini”, afferma Michele Tridente, vice-presidente per il Settore giovani del Fiac. “Oggi potremmo definire il Frassati un “giovane Laudato si’” – sottolinea - ossia un giovane che ha saputo coniugare la sua fede con l’impegno in favore dei poveri, l’impegno politico, la contemplazione della bellezza della natura e il rispetto del Creato”.
Un'occasione per pregare
La “Settimana Laudato Si’” cade in un momento storico particolare, quello della pandemia da coronavirus, ma ciò fa emergere con più forza l’insegnamento primario dell’Enciclica, ovvero che “tutto è connesso – continua Tridente - e che il rispetto dell’ambiente influisce sull’armonia del Creato stesso. Per questo, l’iniziativa del Forum internazionale cattolico è stata anche un’occasione per pregare il Signore affinché possiamo uscire presto da questo momento di prova per tutte le nazioni del mondo”.
Salvaguardia del Creato, responsabilità di tutti
Il vicepresidente del settore giovani del Fiac insiste, inoltre, sull’importanza di educare i ragazzi alla salvaguardia del Creato, dato che essa è responsabilità di tutti. E tale insegnamento è possibile “attraverso la formazione e l’informazione perché è importante che tutti comprendiamo le conseguenze che i nostri gesti hanno sull’ambiente in cui viviamo. Ma è importante anche l’esempio, perché siamo certi che i giovani possono dare il loro contributo ad un cambiamento globale in senso positivo vedendo i nostri cambiamenti nello stile di vita quotidiano”.
Problemi ambientali connessi con le disuguaglianze
Due, infine, gli insegnamenti della “Laudato si’” ricordati da Michele Tridente, a cinque anni dalla pubblicazione dell’Enciclica: “Il primo è che i problemi ambientali sono strettamente connessi con le disuguaglianze che, purtroppo, il nostro mondo sperimenta. La cura dell’ambiente e la cura dei poveri, l’impegno a loro favore, sono infatti due aspetti strettamente collegati tra loro. Il secondo insegnamento è che, in un tempo di sfide globali, siamo chiamati a rispondere con un impegno globale, scoprendo il valore di quel multilateralismo delle relazioni tra gli Stati, a cui tante volte ci ha richiamato Papa Francesco, che può essere uno strumento di dialogo politico nella risoluzione dei problemi”.
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