
Francia, i vescovi: tristezza e rammarico per il diritto d'aborto in Costituzione
L鈥橭sservatore Romano
«L鈥檃borto, che rimane un attentato alla vita nel suo inizio, non può essere visto esclusivamente nella prospettiva dei diritti delle donne». Lo affermano i vescovi francesi in un comunicato in cui spiegano di aver appreso «con tristezza» dell鈥檃pprovazione, avvenuta ieri in Senato, del testo di revisione costituzionale, che inserisce nella Carta fondamentale la garanzia della libertà di accesso all鈥檃borto. Rivolgendo il pensiero a coloro, «in particolare alle donne in difficoltà», che stanno prendendo in considerazione la drammatica eventualità di ricorrere all鈥檃borto, la Conferenza episcopale francese (Cef) «si rammarica che il dibattito avviato non abbia menzionato le misure di sostegno per coloro che vorrebbero tenere il proprio figlio».
«Poiché vengono alla luce numerose forme di violenza contro le donne e i bambini 鈥� continuano i vescovi 鈥� la Costituzione del nostro Paese avrebbe fatto bene a mettere al centro la protezione delle donne e dei bambini». La Cef «sarà attenta al rispetto della libertà di scelta dei genitori che decidono, anche in situazioni difficili, di tenere il proprio figlio, e della libertà di coscienza dei medici e di tutto il personale sanitario, di cui elogia il coraggio e la dedizione».
La proposta 鈥� che inserisce nell鈥檃rticolo 34 della Costituzione «la libertà garantita alla donna all鈥檌nterruzione di gravidanza» 鈥� è stata approvata dal Senato in prima lettura e senza modifiche: 267 i voti a favore, 50 contro. Bocciato anche l鈥檈mendamento che proponeva di correggere l鈥檈spressione «libertà garantita» contenuta nel provvedimento, togliendo l鈥檃ggettivo considerato da alcuni problematico anche per possibili ripercussioni sul diritto all鈥檕biezione di coscienza da parte del personale ospedaliero. Tra coloro che sono contrari al testo, alcuni esponenti dei repubblicani, secondo i quali la Costituzione non sarebbe «un catalogo di diritti sociali».
Per essere definitivamente approvata, la proposta dovrà essere votata dai tre quinti dei parlamentari dell鈥橝ssemblea e del Senato, che si riuniranno in seduta plenaria nel Congresso lunedì 4 marzo.
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